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                     O,  l 1  e  18)  guarda le altre  Egadi  e  corre  in  direzione  NO·  E;
                     è  lunga ca. 5  k:m. da CaL'l>  Maniooe a  Cala  Marino, csclu  c  le  due
                     penisole dl Punta Troia e di Bassano. Circa. a  metà offre  un  poco
                     di  terreno  pianeggiante,  e  quiti,  proprio  sul  mare,  sorge il pae e
                     di 1\!aJ'ettimo  (Fig.  6).  È  piuttosto  rettilinea c  poco  \'ariatn,  ab·
                     bellita da  piccoli  ~;cogli pitton>sehi,  il maggiore  dei  qur\li  è  detto
                    Scoglio del Cammello {Fig. 9).  È  per gran parte sroscC'sa;  i pi<·chi
                    rocciosi  d«.•lla  catena don;;ale  che  la  coronano  in  alto  poggiano su
                    una  11crìr  di  ghiai01ti più o  meno fissati,  sui  qu:ìli  sono  incisi  d~i
                                         1
                    scnti('1'i :  il più pittoresco  di essi  è  quello  cbo  Vl\  dal paese al  Ot~·
                    stcllo,  situato  sul  colle  di Punta Troia  (Figg.  10 c  32).  La  costa
                    setton t·riom~le,  leggci·mente  obliqua  da  NO  a  S.EJ,  s.ì estende  por
                    co..  lun.  2 700  da  Punta Mugnone  a  Scalo  Maestro  (Figg. 12,  13
                              1
                    e  H).  Esso.  permette  lo  sbarco  soltaJlto  al  Libbano,  T>l'ima  dello
                    Scalo  Macst.ro.  La costa  occidentale,  obe  corro da  Cn.la  Bianca a
                    Punta Libeccio,  è  inclinata  da NO a  SE,  ed  ha  una.  lunghezza di
                    ca. km. 3,000 (Figg. 15, 16 e 17); è la più tormentata, ricca  di in·
                    aenMure,  molto  delJe  quali inaccessibili.  Essa  ò  percorsa  da.  una.
                    breve  catena.  di  picchi,  che  possono  raggiungere  c  uperare  i
                    300  m.  di  altezza,  delimitati dalla parte del  mare da pareti  roe·
                    cio~o a  picco  (cfr.  Fig.  17,  parete di  Punta.  Pegna.).  Dalla  parte
                    di  terra  que  ti  picchi  sbarrano  le  valli  che  dj c<>ndono  ul  Lato
                    occidentale dntla catena montana dorsale  (cfr.  Fig.  26).  L::l.  co  ta
                    mcridiontlle  è  fortemente  inclinata  in direzione   O-SE,  ed  an-
                    cb 'e  a  acce  ibile  olo  in  pochi  punti.  Da  Punta.  Libeccio  alla.
                    Conca ci  sono circa km. 3,5  (percorso in  barca). Se si  aggiungono
                    le  due penil!olo di Bassano  e  del Castello, l'isola  ha  un  perimetro
                    di  ca.  18  km.
                       Lo p1·ofondltà  mn.rine  che separano  Marettimo  dalle  tcne  vi·
                    cino sono  varie  (Fig.  2).  La  batimetria fra Favignana  o Levanzo
                    da una 'Parte e la  costa Siciliana dall'altra è assai scat·sa: si oscilla
                    dn. nn ruiuiJno di llJ-16 m. nel canale f1·a Favignann e Isola Grnnùo
                    (fm  lttarsl\la  o  Trapani)  ad  un massimo  di  tS0-53  m.  uella  fossa
                    fra  Levanzo  ed  i  due isolotti di  Maraone  e  Formica.  Assai mag·
                    giol'i  inveoo  sono  le  profondità  cbe  separano  Marettimo  da  Le-
                    vanzo  e  da  Favignana,  in  quanto  una  fossa  dal  mn.re  aperto  i
                    insinua  fra  Marettimo  e  Levanzo,  raggiungendo  la profondità. di
                    320  m.,  e  i  prosegue fra Marettimo  e  Favignana,  ron  una. pro-
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